ORTODONZIA

Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un’acqua limpida
scorta per avventura tra le petraie d’un greto
.”
Eugenio Montale

Un bel sorriso indimenticabile richiede spesso una terapia ortodontica efficace, ma quali sono le tecniche? Quando si può fare ortodonzia invisibile con mascherine trasparenti?

Mascherine ortodontiche trasparenti
Mascherine ortodontiche trasparenti o allineatori

Tutto inizia con una buona diagnosi!

La Diagnosi in ortodonzia parte dalla cefalometria, l’insieme di misurazioni del cranio fatta sulle radiografie.

Dalla radiografia Ortopanoramica si studia il numero e la posizione dei denti presenti e si può osservare la base ossea.

Qual’e la terapia ortodontica più adatta a te?

Ci sono varie tecniche e ciascuna ha vantaggi e svantaggi. La terapia ortodontica fissa è forse la più efficiente e rapida ma gli attacchi, che possono essere di metallo oppure in materiale bianco, sono visibili mentre si parla o si sorride.

L‘apparecchio mobile può essere rimosso dal paziente e non deve essere utilizzato per tutto il giorno ma non può fare tutti gli spostamenti di cui è capace un apparecchio fisso.

Ortodonzia invisibile con mascherine trasparenti: Infine gli allineatori trasparenti o mascherine sono ormai largamente diffuse e richieste da chi ha alte esigenze estetiche, essendo quasi invisibili.

Come funzionano le mascherine trasparenti?

La buona notizia è che non si usa più l’impronta con materiali plastici ma con una speciale telecamera intraorale si effettua una scansione dei denti e si ottengono così i modelli tridimensionali della dentatura visibili sul monitor di un computer.

I denti dei modelli vengono allineati con uno speciale software e viene prodotta una serie di mascherine, ciascuna corrispondente ad un movimento dentale.

Il paziente indossa le mascherine e può rimuoverle quando lo desidera.

La procedura è indolore e si può avvertire solo un moderato fastidio al cambio delle mascherine quando la pressione per lo spostamento dei denti è maggiore. Solo pochissimi pazienti ricorrono, per brevissimo tempo, ad antidolorifici.

FAQ ORTODONZIA

A quanti anni si inizia la terapia ortodontica?

Anche se i primi controlli dal dentista devono avvenire almeno a due anni e mezzo, la terapia inizia generalmente intorno agli 8 anni. In questo caso si chiama ortodonzia intercettiva in quanto si cerca di “intercettare” la malocclusione lavorando sullo sviluppo del bambino. Successivamente potrebbe essere necessaria l’ortodonzia correttiva fissa o mobile.

C’è un limite di età per poter mettere un apparecchio ortodontico?

No, il limite è definito solo dalla situazione clinica dei denti e dell’osso. Anche gli adulti possono mettere l’apparecchio ortodontico anzi a volte si utilizza l‘ortodonzia preprotesica proprio per poter posizionare meglio una eventuale protesi dentale sui denti residui.

E’ sempre necessario l’apparecchio fisso?
No, spesso è possibile risolvere problemi di cattivo allineamento dentale con apparecchi rimovibili e quasi invisibili.

L’apparecchio ortodontico fa male? Provoca dolore?
No, il paziente nei primi giorni avverte piccoli fastidi che non richiedono antidolorifici.

Dopo la terapia ortodontica i denti possono tornare nella loro cattiva posizione?
A fine terapia si deve utilizzare la “contenzione” che serve a conservare il risultato raggiunto evitando recidive.

In cosa consiste la contenzione?

La contenzione è un dispositivo che mantiene a lungo la posizione ottenuta con la terapia ortodontica, evitando recidive. Può essere mobile, ad esempio una mascherina trasparente finale oppure fissa, come un filo attaccato sul lato interno, non visibile, dei denti.